La piazza è ecumenica: ha qualcosa per tutti.
Vecchi e giovani, uomini e donne, ricchi e poveri, italiani e stranieri
(Beppe Severgnini)
   Ed è proprio in una delle piazze più belle della Toscana, più precisamente nell’antica città di Pistoia, che si trova il Ristorante Il Ceppo.
Il suo nome rende omaggio all’attiguo Ospedale del Ceppo, fondato nel 1277 e da allora emblema di ospitalità, accoglienza e sollievo per tutti i pellegrini che decidevano di fermarsi per una sosta o per ricevere asilo, come è descritto nelle storie del bellissimo fregio di ceramica con le sette opere di misericordia che lo decora, risalente al 1522.
Così come la piazza che lo ospita, il Ristorante Il Ceppo è luogo d’incontro, informale e spontaneo, fresco e contemporaneo. 
Così come il complesso storico che lo affianca, il Ristorante Il Ceppo è arte e artigianalità nella ricerca e nell’esecuzione dei suoi piatti.
Radicato nella tradizione, contemporaneamente si protende giorno dopo giorno, verso la sperimentazione di tutto ciò che è innovativo ed attuale, per regalare un’esperienza unica e irripetibile a tutti i suoi futuri ospiti.   
LO STAFF
Aperto il 4 Febbraio del 2016, Il Ristorante il Ceppo è Chiara Lomi e Samuele Santini.
Chiara, con un’esperienza più che decennale come Bartender, ha vissuto e lavorato a Londra, Scozia, Formentera, New York, Corvara, ma alla fine ha deciso di tornare alle sue radici, di aprire un ristorante proprio nella piazza dove lei stessa era venuta alla luce circa trent’anni fa.
Samuele, lo chef, è nato in Umbria, nel paese di Ferentillo (che per lui resta la città più bella del mondo)  e, dopo anni di lavoro all’estero e in Italia (a Corvara ha conosciuto Chiara) , ha seguito il cuore, innamorandosi di Chiara e di Pistoia.
Anima affascinante, ricca, sorprendente ed eterea, quella di Chiara, che si sposa alla perfezione con lo spirito umbro concreto, essenziale, gioioso e creativo di Samuele.
Lei adora le cruditè e la vodka, lui la pasta, in tutte le sue declinazioni, ma si commuove ricordandosi quella burro e salvia della nonna, e non disdegna un bel boccale di birra.
Lei è testarda, lui empatico, lei al mattino adora sentire il profumo di caffè e di pane sfornato all’alba, lui le lasagne al ragù, come si facevano una volta
Lei come città del cuore pensa a New York, lui a Roma, lui è social, lei no, ma all’improvviso capisci che tutto questo è perfetto quando alla domanda ‘C’è una persona che ti ha cambiato la vita?’ entrambi senza esitazione rispondono l’altro. 
E quando poi chiedi loro di definire lo stato d’animo attuale e lei risponde grata e lui sereno, ti rendi conto che dietro quelle esplosioni colore e bontà che sono i piatti di Samuele e dietro quei meravigliosi viaggi e racconti che sono i cocktails di Chiara, c’è un’armonia unica e indescrivibile che solo un sentimento come l’amore è capace di creare.
Il Ristorante il Ceppo è questo: è la storia d’amore tra questi due ragazzi espressa ogni giorno attraverso la quotidianità del lavoro e l’eccezionalità delle loro creazioni.
IL LOCALE​​​​​​​
L’arredamento del locale, i suoi colori e i suoi quadri sono stati scelti in persona da Chiara e Samuele. 
E’ un’ambiente essenziale, semplice ed accogliente che esprime accoglienza, calore e genuinità. 
Il giallo, il bianco, il legno naturale, le piantine sui tavoli e le tre gigantesche e meravigliose piante di aloe all’ingresso, invitano alla scoperta e richiamano la freschezza.
E poi candele, luci soffuse, sedie confortevoli e cuscini creano un ambiente che non prevede dress code, bensì un nido per tutti, con piatti e cocktails di alto livello.
 IL MENU E I COCKTAILS
Il menù del Ristorante Il Ceppo propone ‘piatti caratterizzati dall’equilibrio tra tradizione toscana, umbra ed estro creativo.’
La pasta, (così come i dolci) , è rigorosamente fatta in casa e lavorata a mano, come tradizione insegna.
Il menù nel suo complesso è sicuramente accattivante, i colori sono scenografici e gli abbinamenti con i cocktails inaspettati e riuscitissimi. 
Noi abbiamo avuto il piacere di assaggiare
Polpette di melanzana al profumo di timo su purea di ceci, burrata, olive taggiasche e bucce di melanzana in tempura, in abbinamento con: Zubrowka tonic, gocce di Saint Germain, salvia, rosmarino, timo passato a fiamma, lemon twist e pepe nero macinato.
Raviolo al nero di seppia ripieno di ombrina e fave su vellutata di ceci, burrata e quenelle, in abbinamento con: Vodka sour con chiara d’uovo al midori.
Petto d’anatra con salsa ai frutti di bosco e indivia scottata in abbinamento con: Gin Tonic (premium gin olandese, sheridan) cannella, essenza di chiodi di garofano, bacche di ginepro, ribes rosso, prugna disidratata, petalo di rosa baccarat appassita al forno, macinato di pepe nero, con essenza di rosa canina e pepe nero sul bordo del bicchiere
Millefoglie di brigidino e crema in abbinamento con: rum solera scuro, cannella, gran marnier, grappa barricata, amaro artigianale umbro Viparo e ciliegina candita.
Testi: Laura Rubegni per Food Photo Stories

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